Lanciata la sonda Juno. Tra cinque anni arriverà su Giove

La sonda interplanetaria JunoCAPE CANAVERAL –  Oggi, 5 agosto 2011, la NASA ha lanciato la sonda interplanetaria Juno. Tra cinque anni arriverà in orbita di Giove, dove condurrà numerosi esperimenti scientifici.

La sonda è stata lanciata alle 18:25 (ora italiana) da un vettore Atlas V dal complesso di lancio 41 della base americana di Cape Canaveral. Per ben cinque anni la sonda viaggerà nello spazio, compiendo anche un fly-by della Terra nell’Ottobre del 2013, prima di arrivare finalmente in orbita di Giove nel 2016. Qui la sonda compirà esperimenti per circa un anno e poi concluderà la sua missione deorbitando sul pianeta gassoso.

Juno indagherà sulle origini e l’evoluzione di Giove, aiutandoci a capire la cosmologia del nostro sistema solare. La sonda raccoglierà dati sulla temperatura, composizione e contenuto d’acqua della spessa atmosfera gioviana. Inoltre indagherà anche sulla struttura interna del pianeta, grazie alla misura del campo magnetico e gravitazionale.

A bordo della sonda sono presenti ben due contributi italiani: il Jiram e il KaT. Il Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), costruito dall’azienda italiana Selex Galileo, si occuperà di mappare le enormi aurore boreali presenti su Giove. Il KaT (Ka-Band Translator) invece è stato realizzato da Thales Alenia Space Italia in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”. Questo strumento effettuerà esperimenti nella frequenza radio Ka, misurando (insieme con altri sensori) il campo magnetico del pianeta.

Ecco ora un paio di video: il primo riguarda il lancio della sonda; mentre nel secondo possiamo vedere ed ascoltare informazioni dettagliate riguardanti la missione.

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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