Ancora problemi per il settore dei lanciatori russi. E’ fallito ieri infatti il lancio del Proton-M dalla base kazaka di Baikonur con a bordo del lanciatore tre satelliti per il sistema di navigazione russo GLONASS (simile all’americano GPS e all’europeo Galileo). Non sono state confermate ancora le cause dell’incidente, tuttavia dal video (presente a fondo articolo) si nota come il lanciatore sbandi prima da un lato e poi dal lato opposto, nel presunto tentativo di correggere l’assetto. Il problema potrebbe quindi essere nei motori stessi o nel controllo dell’assetto e della traiettoria.
Dopo breve tempo dal lancio, il Proton è finito a volare orizzontale e, a causa degli elevati stress aerodinamici, il payload nella parte superiore del razzo è stata strappata via dal resto del lanciatore che ed è esploso prima di toccare terra. (piccola nota: in caso di malfunzionamenti gravi o incidenti è preferibile far esplodere il razzo volontariamente in aria per ridurre i rischi a terra).
Già nel 2010 il Proton aveva avuto un grave incidente che aveva fermato i lanci per le indagini e per le verifiche. La stessa procedura sarà adottata anche stavolta, con il lancio del prossimo 21 luglio già rimandato a dopo la conclusione delle indagini.
La buona notizia che non ci sono stati feriti, essendo tutto il personale dell’area evacuato secondo le normative di sicurezza, tuttavia fonti non confermate segnalano che il lanciatore è caduto in prossimità del Pad 200, con possibili danni alle infrastrutture. Preoccupazione è inoltre sorta a causa dei fumi tossici generati dall’incendio dei propellenti chimici.
In ogni caso non sono a rischio i voli verso la stazione spaziale con l’altro lanciatore russo, la Soyuz.
Ulteriori informazioni e fonti:
- Nasa spacefight – Russian Proton-M fails at launch and crashes into spaceport
- Focus – La spettacolare esplosione del razzo russo Proton-M
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