Il pianeta della “birra”

Il pianeta della birraUn algoritmo chiamato BEER (“birra”, BEaming, Ellipsoidal and Reflection/heating) è in grado di rilevare nelle curve di luce dei telescopi spaziali Keplero e CoRoT i segni di tre minuscoli effetti, rivelatori della presenza di esopianeti. Il primo pianeta scoperto grazie a questo metodo è il gigante gassoso Kepler-76b, che orbita in appena un giorno e mezzo intorno a una stella di classe F. L’importanza di BEER sta nella capacità di rilevare la presenza di pianeti anche quando non transitano davanti al disco stellare. Ciò allarga notevolmente la possibilità di scoprire nuovi candidati pianeti, scandagliando con il nuovo algoritmo gli immensi archivi di curve di luce dei due telescopi spaziali.

Continua la lettura su Memoria dello spazio:
Il pianeta della birra

Michele Diodati

Categoria: News astronomiche » permalink, shortlink
Keywords: , , , , , , .

Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.