Non era un pianeta, era una stella morta

Non era un pianeta, era una stella mortaEinstein divenne improvvisamente uno degli uomini più famosi del mondo quando Sir Arthur Eddington divulgò i risultati delle analisi compiute sulle foto dell’eclisse totale di Sole del 29 maggio 1919, scattate durante una spedizione scientifica che lo stesso Eddington aveva condotto a Principe, una piccola isola al largo della costa occidentale africana.

Era accaduto che le foto confermavano ciò che la teoria della relatività di Einstein aveva predetto: cioè che la luce delle stelle che raggiunge la Terra sfiorando il disco solare viene deflessa dall’immensa gravità del Sole.
Quelle stelle, cioè, apparivano nelle foto scattate durante l’eclisse totale (l’unica condizione per vederle di giorno) in una posizione leggermente diversa da quella usuale, quando erano osservate di notte, con il Sole alle spalle della Terra.

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Non era un pianeta, era una stella morta

Michele Diodati

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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