Il 23 febbraio 1987, preceduta dall’arrivo di fasci di neutrini registrati da tre distinti laboratori, la luce proveniente dall’esplosione della supernova SN 1987A raggiunse la Terra, dopo aver coperto i circa 168.000 anni luce che separano il nostro pianeta dalla periferia della Nebulosa Tarantola nella Grande Nube di Magellano, luogo in cui avvenne l’esplosione. È stata la prima supernova realmente vicina che sia stato possibile osservare a partire dall’invenzione del telescopio.
Per tale ragione schiere di astronomi si sono dedicati nell’ultimo quarto di secolo a studiarla e sezionarla con febbrile interesse, usando i dati raccolti dai maggiori osservatori terrestri e spaziali, allo scopo di ricavare ogni possibile informazione sull’evoluzione del resto di supernova e, soprattutto, sul meccanismo che innesca simili gigantesche esplosioni.
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Cosa resta di SN 1987A
Michele Diodati
Categoria: Astronomia » permalink, shortlinkKeywords: esplosione superova, fasci di neutrini, Grande Nube di Magellano, nebulosa tarantola, SN1987A, supernova.
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