Galileo rimase stupito e ammirato, quando si accorse con il suo piccolo cannocchiale che le stelle in cielo erano molte più di quelle che poteva vedere a occhio nudo. Nei quattro secoli trascorsi da allora, lo sviluppo della tecnologia ha reso i telescopi sempre più potenti. Di conseguenza, è aumentata in misura impressionante la quantità di stelle osservabili e la densità dei campi stellari visibili in un’unica immagine.
Unendo 1200 immagini individuali, Guisard ha assemblato un mosaico della regione centrale della Via Lattea, in cui compaiono insieme alcune delle nebulose più note, ammassi globulari, i densissimi campi stellari del Sagittario, le nubi oscure che affollano il piano galattico e, più in là, la magnifica regione di Antares e Rho Ophiuchi. L’immagine finale è un mastodontico “lenzuolo” che misura 24.000 x 14.000 pixel e contiene […]
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Un assaggio d’immensità
Michele Diodati
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