Cos’è il cercatore? Come si esegue l’allineamento?

Cercatore del telescopio
Un comune cercatore con le 3 viti di regolazione

Oggi all’interno della rubrica delle FAQ astronomiche (Frequently Asked Question) parliamo del cercatore.

Il cercatore è quel piccolo accessorio posto di fianco al tubo principale che serve come guida per cercare una stella, un pianeta o un oggetto nel cielo. Di solito infatti è difficile mirare ad occhio piccoli e deboli oggetti nel cielo.  La cosa è quasi impossibile se il nostro telescopio (più l’oculare) ingrandisce molto: in questo caso il campo inquadrato è molto piccolo e quindi anche se il tubo ci sembra puntare nella direzione giusta e siamo molto vicini all’oggetto, possiamo girovagare a lungo intorno all’oggetto senza trovarlo.

Il cercatore ha un basso ingrandimento (in alcuni casi addirittura nessuno) e ci viene quini in aiuto rendendo più facile l’inquadramento del soggetto, a patto però che esso sia ben allineato col telescopio!

Cercatore red dot
Tipico cercatore red dot. Si notano bene le manopole per la regolazione.

 

Tipi di cercatore

I cercatori sono solitamente di due tipi

  • a lenti, come un piccolo cannocchiale
  • con puntatore red-dot  (o laser).

Di solito i primi sono montati su due anelli sui quali sono poste tre viti di regolazione, stringendo o allentando le quali è possibile direzionare e allineare il cercatore. Il mirino è composto da due fili che si intersecano esattamente al centro del campo (in alcune versioni può esserci anche una luce rossa che ne mette in risalto la posizione).

 

Visione del campo da un cercatore polare
Visione del campo da un cercatore polare. Si nota il piccolo cerchio dove va inquadrata la stella polare.

Il cercatore con puntatore red-dot (o a volte con laser verde) è composto usualmente da una singola lente su cui viene proiettato una luce (di solito rossa) esattamente al centrato nel mirino.

Tramite le due rotelline poste sullo stesso si può allinearlo orizzontalmente e verticalmente.
Alcuni cercatori più complessi hanno anche una griglia o una serie di cerchi che aiutano la messa in asse del telescopio con l’aiuto della stella polare.

Quest’ultimi, chiamati cercatori polari, vengono utilizzati solo nelle montature equatoriali (nelle altazimutali non avrebbe senso). La stella polare va centrata nel cerchio più piccolo e va impostato in modo tale che lasciando libero di ruotare il telescopio in ascensione retta la polare ruoti sul cerchio più grande. Ciò viene fatto poichè la polare in realtà è a mezzo grado di distanza dal polo nord celeste. Con questa procedura il nord risulta esattamente al centro del crocicco e il telescopio viene quindi allineato al nord effettivo e non alla polare.

 

Un piccolo rifrattore in parallelo usato per astrofotografiaProcedura d’allineamento

La procedura per l’allineamento è semplice: si punta una stella brillante, un pianeta o una luce artificiale abbastanza piccola.

I vantaggi nel puntare una luce artificiale sono notevoli: si può fare anche senza inseguire l’oggetto e quindi senza corrente o a motore spento. Inoltre si può effettuare anche di giorno semplicemente puntando un dettaglio lontano di un oggetto abbastanza piccolo come un’antenna, la punta di un albero, la croce in cima ad una chiesa, etc.
Una volta che hai l’oggetto al centro nel campo si inserisce un oculare ad un basso ingrandimento e si allinea il cercatore con le manopole o viti poste sullo stesso.
Per un allineamento più preciso si può poi inserire man a mano oculari con ingrandimento maggiore.

I telescopi più grandi infine possono avere come cercatore… un altro telescopio più piccolo, quest’ultimo dotato a sua volta di un altro cercatore !

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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