La nebbia delle stelle e il grande vuoto

La nebbia delle stelle e il grande vuotoL’universo è permeato da un fondo luminoso diffuso chiamato EBL, dall’inglese “extragalctic background light”.
Questa radiazione, che copre un’estensione dello spettro elettromagnetico che va dall’infrarosso all’ultravioletto, è un fossile cosmico, costituito dalla somma della radiazione emessa da tutte le stelle e i nuclei galattici attivi che hanno brillato dalla notte dei tempi in poi.
È difficile osservarla direttamente, perché il suo debole bagliore annega nella luce soverchiante di fonti galattiche vicine, prima di tutte la luce zodiacale, una luminescenza del cielo notturno prodotta dalla diffusione della luce del Sole da parte delle polveri disperse nel sistema solare.

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Michele Diodati

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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