Lacrime di San Lorenzo: tra il 12 e 13 Agosto il picco delle stelle cadenti delle Perseidi 2018

Le stelle cadenti, Persidi o Lacrime di San LorenzoVengono chiamate Lacrime di San Lorenzo, o più scientificamente Perseidi, e sono il maggiore spettacolo astronomico di ogni estate. Ovviamente stiamo parlando delle stelle cadenti che puntualmente ogni Agosto compaiono nei cieli sopra le nostre teste.

Il mito

La leggenda cristiana collega il fenomeno delle stelle cadenti alle lacrime versate da San Lorenzo durante il suo martirio sulla graticola nel 258 d.C . Altri sostengono che si tratti invece delle fiammelle del fuoco su cui giaceva. In realtà molti sostengono che il Santo fu in realtà decapitato. In ogni caso la tradizione vuole che ogni persona che si fermi a ricordare i dolori patiti dal santo possa esprimere un desiderio nel momento che intravede una stella cadente.

Il massimo del fenomeno

A differenza delle comuni credenze, che lo vede culminare nella notte di San Lorenzo (il 10 agosto), lo sciame meteorico delle Perseidi vede il suo massimo il 12 di Agosto. Esso inoltre non è neanche lo sciame più vistoso: esistono infatti decine di sciami meteorici sparsi lungo tutto l’anno. Purtroppo però nelle nuvolose o piovose giornate invernali non siamo abituati ad uscire all’aperto col naso all’insù, al contrario l’estate, e le vacanze in spiaggia favoriscono molto  le stelle cadenti di luglio, le (delta) Acquaridi (28-29 luglio; ZHR di 20) e le Perseidi (10-14 Agosto; ZHR di 60).

La frequenza oraria zenitale (ZHR)

Con Zenithal Hourly Rate (ZHR), si intende il numero massimo di meteore visibili in un ora a condizione che il cielo abbia un buon seeing e che il radiante (il luogo ideale di provenienza delle meteore) sia esattamente sopra le nostre teste.

La massima frequenza oraria zenitale spetta alle Quadrantidi, visibili il 3-4 Gennaio (ZHR di 100), seguite dalle Geminidi (13-14 Dicembre) e dalle Perseidi (10-14 Agosto) con 60.

Il fenomeno scientifico

Il radiante delle Perseidi
Il radiante delle Perseidi

Le stelle cadenti sono in realtà dei piccoli frammenti di ghiaccio provenienti da un passato passaggio di una cometa nelle vicinanze dell’orbita terrestre. Nel caso delle Perseidi la cometa in questione è la Swift Turtle, una cometa di circa 10 km che periodicamente ripassa vicino alla Terra: l’ultimo passaggio è  avvenuto nel 1992 e il prossimo sarà nel 2126.
Questi piccoli frammenti (tra i 2 mm  e 1 cm) entrando nell’atmosfera bruciano, o meglio evaporano, lasciando dietro di se le caratteristiche scie luminose. Qualche altro dato interessante: i frammenti pesano tra i 2 e 0,1 grammi e viaggiano ad una velocità di circa 60 Km/s; iniziano a brillare a circa 110-120 km di quota e si spengono circa 20 km più in basso.

Le previsioni per il 2018

Quest’anno si avranno ottime condizioni di visibilità, complice anche la mancanza della Luna, crescente di pochi giorni (è nuova il 11 Agosto) e sotto l’orizzonte già prima della mezzanotte. Un consistente aumento di comete si avrà soprattutto nella seconda parte della notte, quando la terra viaggerà incontro allo sciame di polveri lasciati, come detto prima, dalla cometa Swift Turtle.
Dall’ultimo passaggio cometario del 1992 è nato un nuovo sciame di detriti che anticipa il massimo di una decina di ore circa. Il momento migliore per osservarle sarà nella tarda notte tra il 12 e il 13 Agosto. Il numero di meteore massime osservabili (ZHR) sarà leggermente superiore alla media, raggiungendo anche le 90/100 meteore all’ora.
Il punto da osservare con più attenzione è verso Nord-Est, nella costellazione di Perseo (da qui il nome Perseidi), in prossimità della stella Eta Persei, in prossimità della vicina costellazione di Cassiopea, facilmente riconoscibile in cielo poiché assomiglia molto alla lettera W dell’alfabeto (vedi immagine sopra). Con il passare dei giorni il radiante si sposterà verso Est e verso Nord. Tuttavia saranno ben visibili stelle cadenti sparse su tutto il cielo poichè questo sciame si è diffuso lungo l’orbita, favorendo l’omogenizzarsi delle direzioni in cui possiamo vedere le stelle cadenti.

Per approfondire:

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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