La sonda europea Rosetta si è risvegliata dopo ben 31 mesi di ibernazione, indotta per risparmiare energia nel suo lungo viaggio. Lanciata il 2 marzo 2004, Rosetta ha come obiettivo l’incontro ravvicinato la prossima estate con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Se tutto andrà come previsto, sarà la prima missione a seguire, avvicinarsi ed infine ad atterrare su una cometa.
Per riuscire ad ottenere la giusta traiettoria nello spazio, Rosetta ha dovuto compiere un lungo viaggio con tre flyby (passaggi ravvicinati) alla Terra ed uno a Marte (vedi foto). Lungo la strada ha inoltre incontrato i piccoli asteroidi Stenis e Lutezia.
Nel giugno 2011 la sonda ha intrapreso un lungo viaggio su una traiettoria eccentrica verso l’orbita Giove. Ma dato che la sonda si mantiene grazie a dei pannelli solari, è dovuta entrare in un profondo stato (programmato) di risparmio energetico che l’ha portata a risvegliarsi solo ieri (20/01/2014) in una posizione relativamente vicina alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (il rendez-vous è infatti previsto per il prossimo maggio).
Dopo l’avvicinamento di Maggio a “soli” 2 milioni di chilometri, la sonda si preparerà al rendez-vous vero e proprio, previsto per Agosto.
A seguire due mesi di studi per mappare la superficie cometaria, la distribuzione di massa (e quindi della gravità), la forma e altre caratteristiche della composizione chimica del nucleo e della coda.
Basandosi su questi dati gli scienziati sceglieranno poi un sito di atterraggio per ‘Philae’, il primo lander (di circa 100 kg) della storia a tentare di atterrare su una cometa. La discesa di Philae sul piccolo nucleo cometario (di soli 4 km) è prevista per l’11 novembre 2013. Oltre a scattare fotografie ad alta risoluzione della superficie, il lander perforerà la superficie per 23 centimetri grazie ad un piccolo trapano, e analizzerà i campioni raccolti.
Grazie alla sua traiettoria ellittica, compiuta nei 31 mesi di ibernazione (vedi foto), Rosetta potrà seguire e studiare la cometa nel suo percorso di avvicinamento al Sole per circa un anno e mezzo. La cometa raggiungerà infatti il perielio il 13 agosto 2015, a 185 milioni di chilometri dal Sole (circa a metà tra le orbite della Terra e di Marte). Durante questo tempo Rosetta monitorerà le variazioni della superficie cometaria man a mano che questa, con l’aumentare della temperatura, inizierà a sublimare.
“Incontreremo molte sfide nei prossimi anni” – ha affermato Matt Taylor, uno scienziato ESA del progetto Rosetta – “sono sicuro che ne affronteremo molte altre studiando l’ambiente inesplorato della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Oggi siamo estremamente felici del risveglio della nostra sonda”.
Fonti ed approfondimenti:
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