Olimpiadi ‘spaziali’: e la torcia va sulla ISS

La torcia dei giochi olimpici invernali in partenza per la Stazione Spaziale Internazionale
La torcia dei giochi olimpici presentata a Star City. Da sinistra: l’ingegnere di bordo Koichi Wakata (JAXA) e il comandate della missione Mikhail Tyuri (RKA) della Expedition 38 e l’ingegnere della NASA Rick Mastracchio.

Le olimpiadi, si sa, sono manifestazioni mondiali. Stavolta però sono anche qualcosa di più. Gli organizzatori delle prossime olimpiadi invernali che si terranno a Sochi (in Russia) il prossimo Febbraio, hanno pensato bene di portare la torcia olimpica lì dove non era mai arrivata prima: nello spazio. Il prossimo 6 novembre infatti gli astronauti della Expedition 38  porteranno con sé nella capsula russa Soyuz TMA-11M, oltre ai soliti rifornimenti di cibo e carburante, anche la torcia olimpica che arriverà quindi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Lo scorso 22 novembre, durante una conferenza presso il Gagarin Cosmonaut Training Center (ovvero il centro di addestramento per gli astronauti russi) nella città “spaziale” di Star City in Russia, il comandate della missione Mikhail Tyuri (RKA), l’ingegnere di bordo Koichi Wakata (JAXA) e l’ingegnere della NASA Rick Mastracchio hanno anche rivelato il modello della torcia olimpica (vedi foto).

La torcia tornerà poi a terra quattro giorni dopo (il 10 novembre con la Soyuz TMA-09M) insieme ai tre astronauti della Expedition 36 che termineranno così sia la loro missione che questa particolare staffetta spaziale olimpica. Questa stessa torcia sarà poi usata a Sochi durante la cerimonia inaugurale dei giochi olimpici invernali 2014.

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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