
In quella bellissima regione della Via Lattea al confine tra le costellazioni di Ofiuco e dello Scorpione, più o meno a metà strada tra il sistema binario di Rho Ophiuchi e la supergigante Antares, si trova la nebulosa oscura L1688. Nei confini apparenti di questa nebulosa appare la debole luce di una nana bruna: Rho Ophiuchi 102.
Situata a una distanza di circa 130 parsec dalla Terra, Rho Ophiuchi 102 ha una massa più o meno 60 volte maggiore di quella di Giove (circa il 6 per cento della massa del Sole). La luminosità è solo l’8 per cento di quella solare. La temperatura effettiva è stata stimata in 2.700 K. La classe spettrale è M6. Questo oggetto substellare non ha una massa sufficiente perché s’inneschi la fusione nucleare dell’idrogeno. Brilla, soprattutto nelle frequenze dell’infrarosso, semplicemente per effetto della progressiva dissipazione del calore prodotto dalla sua contrazione gravitazionale (più una nana bruna invecchia, più diventa fredda e fioca).
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Rho Ophiuchi 102: una nana bruna e il suo disco di polveri
Michele Diodati
Categoria: News astronomiche » permalink, shortlinkKeywords: GRAIL, gravità, impatto gigante, LRO, Luna, mappa gravitazionale, MIT.
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