Una stella come il Sole irradia nello spazio, secondo dopo secondo, un’immensa quantità di energia, che è stata calcolata in circa 3,84 × 10^26 W (384 milioni di miliardi di miliardi di watt). Che fine fa tutta questa energia? Va per lo più sprecata.
I pianeti e le lune del sistema solare rivolgono, infatti, al Sole una superficie complessiva minima, rispetto a quella della sfera che, alla distanza di ciascun pianeta e di ciascuna luna, viene irradiata dal Sole. La Terra, per esempio, riceve un flusso di radiazione, calcolato alla sommità dell’atmosfera, intorno a 1367 W/m2.
Tenuto conto di vari fattori, questo flusso corrisponde, fatta la media per tutto il pianeta, a circa 2,2 miliardesimi della radiazione totale emessa dal Sole. E più ci si allontana dalla sorgente di energia, il Sole, più la quantità di radiazione intercettata per una stessa unità di superficie diminuisce. Persino i pianeti giganti intercettano quantità minuscole di energia solare, perché minuscola è la superficie che offrono al Sole in proporzione a quella della sfera ideale irradiata alla loro distanza: l’irradiazione solare alla distanza di Urano, per esempio, è solo 3,8 W/m2; alla distanza di Nettuno appena 1,5 W/m2.
Continua la lettura su Memoria dello Spazio:
“http://www.memospazio.it/in-cerca-delle-sfere-di-dyson”
Michele Diodati
Categoria: Astronomia » permalink, shortlinkKeywords: astrobiologia, civiltà extraterrestri, Freeman Dyson, Giove, infrarosso, sfere di Dyson, Sole.
Lascia un commento