Gak - Newsletter #6 : Il tanto atteso transito di Venere
Gak - Newsletter #6
Il tanto atteso transito di Venere
6 Giugno 2004
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Salve a tutti.
Finalmente è arrivato! Ne abbiamo parlato all'inizio dell'anno scolastico, ne abbiamo parlato lo scorso anno quando abbiamo osservato il transito di Mercurio, ne abbiamo parlato la prima volta nel 1997 quando abbiamo pubblicato "Appunti di Astronomia", le storiche dispense del corso; allora sembrava una data molto lontana, eppure già avevamo detto: noi del GAK ci saremo! A differenza di eventi "imprevedibili" come le comete, i transiti e le eclissi sono regolati dalle leggi della fisica, quindi è possibile prevederli per migliaia di anni avanti e indietro nel tempo. Ciò che non possiamo prevedere con la stessa esattezza è il tempo meteorologico, tuttavia, incrociando le dita, le previsioni sono ottimistiche...
Che cos'è esattamente il transito di Venere?
Il transito di Venere non è altro che il passaggio del suddetto pianeta sul disco del Sole; sappiamo tutti che Venere è un pianeta interno del Sistema Solare rispetto alla Terra, ovvero, i due semiassi della sua orbita sono più piccoli di quelli della Terra: è per questo motivo che vediamo Venere al sorgere o al tramontare del Sole, però mai in opposizione dato che non può mai passare "dietro" alla Terra. Tuttavia le orbite della Terra e di Venere nono giacciono sullo stesso piano e normalmente, quando Venere è in congiunzione inferiore (vedi "Appunti di Astronomia", §3.2), passa sopra o sotto il disco solare. Tuttavia può capitare che durante la congiunzione i piani dell'orbita di Venere e Terra si intersecano lungo la congiungente Sole-Venere-Terra, quindi dalla Terra vediamo il pianeta Venere come un dischetto nero che transita sul disco del Sole. La periodicità del moto dei pianeti fa in modo che ci siano due transiti consecutivi a distanza di 8 anni e il successivo dopo 113 anni e mezzo circa. Il prossimo transito di Venere avverrà l'8 giugno 2012, quello successivo l'11 dicembre 2117. Il fenomeno è, quindi, raramente osservabile nel corso della vita umana, anche considerando il fatto che esso è visibile solo nell'emisfero dove in quel momento è visibile il Sole. Già vi preannuncio che il transito del 2012 non sarà visibile dall'Europa; anzi, questo del 2004 è il primo visibile dall'europa nell'era moderna! Il fenomeno inizierà alle 7.20 del mattino e durerà fino a poco oltre le 13.
Perché il transito di Venere è un evento così famoso?
Tralasciando la sua rarità, il transito non è un fenomeno così spettacolare come un eclisse (in un certo senso è una mini-eclisse!). Senza l'ausilio di un telescopio ma muniti di uno schermo protettivo, si vede un dischetto nero del diametro di 1/30 del disco solare. Già dal XVIII secolo i transiti previsti da Keplero il secolo precedente, servirono per le prime misure esatte della distanza tra il Sole e la Terra e a determinare, quindi, la famosa Unità Astronomica. A differenza della distanza Terra-Luna, per la quale si possono sfruttare le più frequenti occultazioni di stelle da parte del nostro satellite, quando il sole è visibile nel cielo non esiste alcun oggetto sullo sfondo a fare da confronto. Le distanze relative tra il Sole, Venere e località situate in punti diverso del nostro pianeta sono tali da far differire gli istanti di inizio e fine del transito in diversi luoghi della Terra; in questo modo, applicando un po' di trigomometria e conoscendo la distanza di Venere, si riesce a determinare la distanza del Sole dalla Terra. Per applicare il metodo del transito, l'esploratore Thomas Cook nel 1769 si spinse negli allora parzialmente inesplorati Oceano Indiano e Pacifico e scoprì l'Australia e le Hawaii.
Ci sono altri pianeti che possono transitare sul disco del Sole?
Per quanto detto all'inizio, solo i pianeti interni possono transitare sul disco del Sole, quindi oltre a Venere soltanto il pianeta Mercurio. In effetti il 7 maggio del 2003 dal terrazzo del Keplero abbiamo osservato uno di questi transiti. Data la minore distanza di Mercurio dal Sole, i transiti di questo pianeta sono più frequenti di quelli di Venere: ce ne sarà uno nel 2006 ma non osservabile dall'Italia e un altro osservabile nel 2016.
Come osservare il transito di Venere?
Prima di tutto diciamo come NON OSSERVARE il transito di Venere: ad occhio nudo! Se non si desidera passare il resto della propria vita con occhialoni scuri, un bastone bianco e un cane da "non vedenti" al guinzaglio, il Sole deve essere sempre osservato con un'opportuna protezione. I comuni occhiali da sole non sono sufficienti. Il metodo migliore è quello di acquistare da un comune negozio di ferramenta un vetro da saldatore di gradazione 13 o 14 e osservare il sole tramite questo piccolo schermo. In alternativa si può prendere una vecchia radografia e ritagliare dalla parte non impressionata (scura) della lastra un rettangolo da usare come schermo protettivo. Si sconsiglia il famoso vetrino affumicato con la fiamma di una candela perché le "ditate" tendono a scolorirlo e a procurare fastidiose macchie su vestiti e... telescopi! Chi è in possesso di un binocolo, può utilizzare la vecchia lastra per ritagliare due dischetti da adattare ai due obbiettivi in modo saldo e sicuro e osservare con il binocolo il Sole. Chi è in possesso di un telescopio, deve acquistare, se non compreso nella dotazione originaria, un filtro solare. Dal terrazzo del Keplero useremo sia il filtro solare del Celestron, sia il metodo della proiezione dall'oculare su un foglio bianco.
Il transito sul web
Data l'importanza dell'evento ci sono dei siti interamente dedicati ad esso. In particolare, l'ESO (European Southern Observatory) ha indetto una campagna di osservazioni aperte a tutti gli astrofili per ripetere l'esperienza della determinazione dell'Unità Astromomica (programma VT-2004).
Il sito dell'ESO (in inglese): http://www.vt-2004.org
Il link italiano al VT-2004: http://www.passaggiodivenere.it
Appuntamento al Keplero
L'appuntamento è martedì 8 giugno alle ore 8.30 al Keplero per seguire insieme un paio d'ore del fenomeno, scattare qualche fotografia e approfittare per parlare della nostra stella, sperando pure di osservare qualche macchia solare e concludere la stagione 2003/2004 del corso di astronomia.
Alcuni consigli per partecipare all'incontro in comodità e sicurezza:
1) Venite vestiti leggeri e portate con cappellino: 2 ore sotto il sole di giugno non sono come le nostre sessioni notturne... meteo permettendo, potrebbe fare molto caldo!
2) Indossate occhiali da sole e portatevi uno schermo protettivo (come descritto sopra) da utilizzare per vedere il sole.
3) Non avvicinatevi assolutamente al telescopio se non espressamente invitati da Antonio o dal sottoscritto: in assenza del filtro solare rischiereste danni sicuri alla vista o peggio!
4) Non portate telescopi o binocoli che non siano opportunamente schermati.
Per questa volta è tutto. Arrivederci a martedì!
E.
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