New Horizon arriva su Plutone dopo un viaggio decennale

La sonda New Horizon
La sonda New Horizon

Tra poco meno di due ore la sonda New Horizon arriverà finalmente alla sua meta, Plutone (sul sito ufficiale potete visualizzare il countdown in tempo reale).  

Per tutti gli appassionati l’appuntamento con le prime foto e i primi dati è però per stasera: la sonda sarà infatti impegnata a registrare dati con i suoi strumenti di bordo prima di poter orientare la sua grande antenna di nuovo verso la Terra. Plutone dista però circa 5 miliardi di chilometri dalla Terra, il che equivale a circa 4.6 ore luce. Questo vuol dire che anche le trasmissioni con la sonda impiegheranno quasi cinque ore per arrivare sulla Terra.

Plutone  e Caronte visti in comparati con la Terra
Le dimensioni di Plutone e Caronte rispetto alla Terra

Sono passati quasi 10 anni dal lancio della sonda, avvenuto nel 19 gennaio del 2006. Già allora la missione si profilava di grande interesse sia dal punto di vista scientifico che mediatico. Anche noi nel 2006 già scrivevamo della missione e degli strumenti a bordo in questo articolo “New Horizons, lanciata la missione spaziale su Plutone“. Prima ancora, nel millennio passato, parlavamo anche della vecchia missione “Pluto Kuiper Express” il cui lancio era previsto per il 2001. La missione è stata poi sospesa in favore dell’attuale New Horizon. 

La New Horizons non si fermerà però intorno al sistema binario Plutone-Caronte poichè ciò avrebbe richiesto molti anni in più per poter “frenare” la sonda e immetterla in un orbita stabile. La sonda ha speso quasi 10 anni per poter arrivare così lontano ma condenserà le principali misure scientifiche in un unico incontro ravvicinato (o flyby)  con l’ex pianeta, per poi proseguire oltre, verso la fascia di Kuiper.

Plutone e Caronte fotografati dalla sonda New Horizon
Plutone e Caronte fotografati dalla sonda New Horizon

Ciò nonostante la sonda ha già compiuto osservazioni e misurazioni di Plutone, Caronte e gli altri satelliti del pianeta nano (attualmente ne sono noti altri 4). 
Finalmente, dopo anni di attesa, riusciamo ad avere immagini dirette del pianeta nano e delle sue caratteristiche fisiche (vedi foto accanto).  Nei prossimi giorni la sonda trasmetterà immagini ancora più dettagliate, insieme a molti altri dati sulla struttura del pianeta e della sua atmosfera. Ormai non ci resta che aspettare ancora poche ore prima di essere, per l’ennesima volta stupefatti e affascinati da quello che vedremo.

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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