ESO 306-17, un predatore senza più prede

ESO 306-17, un predatore senza più predeIn generale, le galassie possono essere considerate “sociali”: se ne vanno a spasso in gruppi e interagiscono frequentemente. Tuttavia, questa immagine del telescopio spaziale Hubble mette in evidenza come talune galassie preferiscano comportarsi da solitarie affamate. Simili stranezze cosmiche hanno posto gli astronomi di fronte al “caso” delle galassie vicine scomparse.

Situata a circa mezzo miliardo di anni luce dalla Terra, ESO 306-17 è una grande, brillante galassia ellittica del cielo meridionale, di un tipo noto come gruppo fossile. Gli astronomi usano questa terminologia per enfatizzare la natura isolata di tali galassie. Tuttavia, sono esse realmente dei fossili – cioè gli ultimi sopravvissuti di una comunità una volta fiorente – oppure c’è qualcosa di più sinistro? Può essere che ESO 306-17 abbia fagocitato i vicini della porta accanto?

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ESO 306-17, un predatore senza più prede

Michele Diodati

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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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