L’unico scoop che rimane, al termine di questa attesa di rivelazioni da Marte gonfiata dai media e dalla colpevole complicità della NASA, è il mestolo (“scoop” in inglese) che Curiosity ha utilizzato per prelevare i campioni di suolo analizzati dal suo laboratorio chimico portatile.
Gli strumenti SAM (Sample Analysis at Mars) e CheMin (Chemistry and Mineralogy) hanno esaminato la composizione chimico-fisica di un deposito di polvere e sabbia trasportati dal vento, prelevato da un sito battezzato Rocknest (“nido roccioso”). Ciò che hanno scoperto è che il suolo marziano su cui sta passeggiando Curiosity è molto simile a quelli già esaminati in passato dai rover Pathfinder, Spirit e Opportunity.
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Ricetta del giorno: un cucchiaio di polvere marziana
Michele Diodati
Categoria: News astronomiche » permalink, shortlinkKeywords: CheMin, curiosity, Marte, molecole organiche, SAM.
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