Excalibur Almaz : un hotel a bordo di una stazione spaziale privata

Vista della Excalibur Almaz, forse sarà la prima stazione spaziale privataVolete fare un vacanza indimenticabile ? Potreste scegliere un bel soggiorno in un hotel di lusso in una località unica : lo spazio. E’ questa l’idea base della società inglese Excalibur Almaz che ha deciso di mandare in orbita una stazione spaziale trasformandola in un hotel e vendere, a chiunque sia disposto a pagare un bel po’ di soldi, un soggiorno unico nel suo genere.

Tutto è iniziato pochi mesi fa, quando in gran segreto è stata trasportate dalla Russia all’isola di Man (un isola tra il Galles e l’Irlanda) una stazione spaziale Almaz già parzialmente assemblata, insieme con un’altra struttura base, ancora incompleta.

Almaz (dal russo Алмаз – “Diamante”) era il nome del progetto russo per la costruzione di stazioni spaziali orbitali ad uso militare, sotto copertura del programma civile Salyut. Furono lanciate in totale tre stazioni Alamaz, con i nomi di Salyut 2, Salyut 3 e Salyut 5.
Il programma prevedeva spionaggio militare sugli USA tramite un telescopio e un cannone mitragliatore per la difesa della stazione. Tuttavia ben presto si ci rese conto che il costo superava di gran lunga quello necessario per i nuovi satelliti spia, e così il programma fu chiuso e le stazioni vennero fatte deorbitare.

Schema costruttivo della capsula Excalibur AlmazLo scorso aprile la Excalibur-Almaz ha rilasciato dei nuovi progetti per la loro stazione spaziale e per la capsula riutilizzabile che vorrebbero utilizzare. Inoltre è stata resa pubblica la timeline del progetto:

– Fine del 2013 : primo test unmanned della capsula
– Inizi del 2015 : primo test con equipaggio
– Seconda metà del 2015 : Prima missione commerciale

La capsula potrebbe essere utilizzata non solo per il trasporto dell’equipaggio e dei turisti spaziali, ma anche come veicolo cargo per la stazione.
Ancora non è stato ufficializzato il nome del vettore con cui verrà lanciata. Nel progetto originale la stazione e la capsula venivano lanciati da un razzo Proton; tuttavia potrebbe venir lanciata anche attraverso un razzo Zenit dalla piattaforma Sea Launch che potrebbe immettere la stazione su un orbita ad un inclinazione minore, a limite nulla,  rispetto a quanto fisicamente possibile da un qualsiasi poligono russo.


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Informazioni sull'autore: Gian Luigi Somma

Gian Luigi è un ingegnere aerospaziale e astronautico con un PhD svolto nel campo dei detriti spaziali. Nella sua carriera ha lavorato in progetti con l'agenzia spaziale europea (ESA), l'agenzia spaziale tedesca (DLR) e con l'Università di Cambridge. Dal 2019 ricopre il ruolo di mission analyst presso Cambridge Space Technology. Nel 2003 si è unito al GAK del quale ne ha raccolto l'eredità, trasformandolo in un portale di astronomia e astronautica e promuovendo queste scienze tramite star party, corsi e conferenze.

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